I "Quattro Padri" della Stregoneria



ALFRED GELPS
Alfred Gelps (Plymouth 1931 – Firenze 1995) è stato un genetista e ricercatore inglese, premio nobel per la medicina, divenuto celebre per essere stato lo scopritore dell’M-Code.
Assieme al professor Mark Brennon, al vulcanologo Hideo Yamashita e al geologo Joao Martinez, è considerato uno dei padri fondatori della moderna stregoneria.

BIOGRAFIA
Alfred Gelps nasce il 9/10/1931 a Plymouth, figlio unico di Benjamin e Wendy Gelps. Il padre era professore universitario, il nonno materno aveva insegnato chimica alla Sorbona di Parigi.
Consegue la laurea in Medicina ad Harvard nel 1957 con una tesi sulla Teoria dei Caratteri Ereditari di Mendel, e nel 1961 ottiene una cattedra in infettivologia all’Università di Cambridge. Qui rimase coinvolto nelle ricerche dei professori Watson e Crick in materia di studi genetici, che utilizzò come punto di partenza per dare inizio ad una ricerca indipendente.
Questo lo portò, nel 1972, a scoprire una sequenza genetica ancora sconosciuta, e che, in seguito, avrebbe assunto il nome di M-Code. L’anno successivo pubblicò i risultati dei suoi primi studi, che gli valsero, oltre agli apprezzamenti dello stesso James Watson, anche l’interessamento del professor Mark Brennon, in quegli anni docente di parapsicologia all’Accademia delle Scienze di Stoccolma.
I due scienziati intrattennero dapprima un lungo colloquio epistolare, che si tradusse, sul finire del 1974, in un vero e proprio rapporto di collaborazione. Brennon da anni svolgeva studi sulle capacità psichiche e apparentemente sovrannaturali di due fratelli norvegesi, e grazie alle ricerche di Gelps fu possibile stabilire che tali capacità erano direttamente collegate all’M-Code scoperto dallo scienziato inglese.
L’anno successivo, nel 1975, Gelps e Brennon vennero a conoscenza degli studi geologici condotti in Sudamerica dal giapponese Hideo Yamashita e dal messicano Joao Martinez, grazie ai quali i due scienziati arrivarono a teorizzare per la prima volta l’esistenza di una forma di energia ancora sconosciuta, alla quale, di fronte alla manifestazione fisica del suo potere, diedero in seguito il nome di magia.
Furono necessari altri tre anni di sperimentazioni, ma il 13 maggio del 1978, in occasione della Conferenza di Cambridge (divenuta in seguito famosa come la Grande Rivelazione), Gelps e Brennon divulgarono ufficialmente i risultati dei loro studi.
Nonostante la portata delle prove e i risultati delle ricerche la comunità scientifica dapprima accolse con scetticismo le tesi di Gelps e Brennon, e a ciò si deve il fatto che, nei mesi immediatamente successivi alla Conferenza di Cambridge, fu molto difficile per i due ricercatori reperire fondi per portare avanti i loro studi.
Gelps tuttavia aveva mantenuto negli anni ottimi rapporti con i professori Watson e Crick, i quali usarono la loro influenza ed il loro peso nella comunità scientifica per far ottenere ai colleghi un primo finanziamento di 200.000 dollari dalla comunità europea e l’istituzione di uno speciale centro di ricerca, il CEMS (Center of Europe for Magic Studies), di cui Gelps divenne direttore.
Grazie ad essi, e all’apporto fondamentale di una speciale equipe di scienziati messa a loro disposizione dal Consiglio delle Famiglie Nobili, nel 1980 Gelps arrivò a concepire un rivoluzionario intervento di chirurgia genetica in grado di sospingere ai limiti la capacità di risonanza dell’M-Code di un numero limitato di esseri umani, al fine di accrescere il numero degli stregoni.
Questo, unito alla sempre maggiore importanza che la magia stava acquisendo in ambito internazionale, segnò la definitiva consacrazione del ricercatore e del suo lavoro, ulteriormente sancita nel 1986 dalla consegna del Premio Nobel per la medicina.
Malgrado la fama conquistata e le molte proposte di cattedre e rettorati provenienti da ogni parte del mondo, dopo la consegna del Nobel Gelps abbandonò definitivamente gli studi e la guida del CEMS, ritirandosi in una sorta di eremitaggio in una villa da lui acquistata nelle campagne attorno a Firenze. Scrisse due libri, un’autobiografia e un saggio sulla Teoria delle Rune di William Briggs, il suo ultimo lavoro accademico, pubblicato postumo a seguito della sua improvvisa morte, avvenuta a Firenze il 13 giugno 1995.



MARK BRENNON
Mark Brennon (Goteborg 1920 – Parigi 1999) è stato uno psicologo, parapsicologo e scienziato svedese, scopritore della magia assieme ad Alfred Gelps e ritenuto quindi uno dei Quattro Padri della moderna stregoneria.

BIOGRAFIA
Mark Brennon nasce a Goteborg il 20/11/1920 da Klaus e Anita Brennon. Il padre è avvocato, la madre ha pubblicato alcuni testi di poesia.
Nel 1938 si iscrive all’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma, rimanendo coinvolto assieme ad altri studenti nei movimenti volontari svedesi durante la Seconda Guerra Mondiale, che lo portarono a servire come medico volontario nell’Esercito Finlandese dal 1943 al 1944.
Tornato a Stoccolma, nel 1948 ottenne la laurea in psicologia, per poi trasferirsi negli Stati Uniti, ottenendo l’anno seguente una cattedra alla Duke University. Qui entrò in contatto con gli ambienti legati all’emergente studio della parapsicologia, divenendo uno dei fondatori dell’Associazione Parapsicologica.
Durante il soggiorno americano ebbe in modo di conoscere anche Margaret Meat, i cui studi in materia di antropologia gli sarebbero in seguito stati molto utili nello sviluppo della sua teoria sull’esistenza della magia.
Nel 1969 ottenne la cattedra di psicologia all’Accademia Reale delle Scienze dove si era laureato vent’anni prima, e che due volte aveva tentato inutilmente di conquistare a seguito delle perplessità sollevate negli ambienti accademici a causa del suo interessamento nella parapsicologia. Ciò nonostante, una volta insediatosi nella sua nuova cattedra, Brennon non mancò di portare avanti le proprie ricerche, fino ad imbattersi, nel 1970, in due fratelli norvegesi, Tomas e Joane, i quali in seguito avrebbero rivelato di essere nati dall’uno tra una donna umana e uno stregone.
I due fratelli possedevano alcuni dei poteri ereditati dal padre, ma non la capacità di controllarli, e il fatto che il Consiglio delle Famiglie Nobili non sapesse della loro esistenza diede modo a Brennon di poterli studiare in tutta tranquillità. Le sue ricerche, inizialmente complicate dalla scarsità di mezzi e conoscenze, subirono una decisa accelerata nel 1974, anno in cui iniziò la sua fortunata collaborazione con il genetista inglese Alfred Gelps.
In quanto parapsicologo, Brennon fu dei due il primo a convincersi del fatto che i poteri di Tomas e Joane derivassero dalla magia, ma dovette aspettare il giugno del 1977 per ottenere la conferma alle sue teorie; in quell’anno, infatti, Brennon si imbatté casualmente in alcuni testi di stregoneria custoditi in una remota abbazia francese al confine con la Svizzera, dallo studio dei quali i due fratelli norvegesi trassero le conoscenze necessarie per fare un uso controllato e consapevole dei loro poteri.
A seguito della Grande Rivelazione del 1978, Brennon fu nominato vicedirettore del CEMS, carica che tuttavia occupò per soli tre anni. In questo periodo formulò assieme a Gelps la Teoria delle Rune, sviluppando la prima scala di misurazione della magia (detta appunto Scala Brennon), che per molti anni sarebbe stata l’unica scala di valutazione ammessa dalla comunità scientifica, e che lo portò a conquistare, nel 1992, la prima edizione del Premio Nobel per la Stregoneria.
Dal 1988 al 1990 fu professore di Scienze della Magia della Reale Scuola di Magia di Stoccolma, mentre nel 1991 fu nominato primo rettore del Ecole Nationale di Parigi, carica che seguitò ad occupare fino alla sua morte il 29 aprile 1999.



JOAO MARTINEZ
Joao Martinez (Guadalajara 1928 – Boston 2001) è stato un geologo messicano, divenuto famoso per essere stato il primo a teorizzare e misurare, assieme al vulcanologo giapponese Hideo Yamashita, il flusso di energia planetario che in seguito avrebbe assunto il nome di magia.

BIOGRAFIA
Laureatosi con lode in geologia all’Università di Città del Messico nel 1950, Martinez trascorse i successivi vent’anni visitando varie parti del mondo. Le sue ricerche lo portarono a teorizzare l’esistenza di un legame tra alcuni esseri umani e specifici eventi geologici; Martinez aveva infatti osservato che le popolazioni abitanti in alcune aree soggette a forti scosse sismiche o in prossimità di vulcani attivi avevano sviluppato una sorta di empatia con l’ambiente circostante, quasi che l’energia sprigionata dalla Terra fosse in qualche modo entrata in loro migliorando le loro percezioni e le loro capacità cognitive.
I suoi studi lo condussero, nel 1973, sulle pendici del vulcano Galeras, nel sud della Colombia, al seguito della spedizione di ricerca giapponese guidata dal vulcanologo Hideo Yamashita, docente all’Università di Tokyo, il quale era arrivato a formulare una teoria simile alla sua.
Le ricerche condotte da Yamashita e Martinez sul Galeras, portate avanti grazie anche ad un macchinario sperimentale ideato dal vulcanologo giapponese (il Termometro di Yamashita), ebbero il merito di riuscire, per la prima volta, a “fotografare” questa energia, provando essenzialmente la teoria dei due scienziati. Quando queste ricerche vennero pubblicate l’anno successivo esse attirarono quasi subito l’attenzione dei professori Gelps e Brennon, che se ne servirono per sviluppare interamente la loro teoria sull’esistenza della magia.
Malgrado l’importanza fondamentale del proprio lavoro ai fini della scoperta della moderna stregoneria, per molti anni dopo la Conferenza di Cambridge Martinez non vide mai riconosciuti interamente i propri meriti, a causa soprattutto del ruolo di “subalterno” avuto al seguito della spedizione di Yamashita, il quale invece ottenne fin da subito notorietà e fama pari a quella dei due ricercatori europei. Ciò lo costrinse, negli anni successivi, ad una vita semplice, lontana dai riflettori e dalla notorietà, anche se riuscì comunque ad ottenere la cattedra in Geologia presso l’Università di Boston.
Solo nel 1987 la comunità scientifica riconobbe e premiò il lavoro del ricercatore messicano, assegnandogli nel 1993 il Premio Nobel per la Stregoneria.
Morì a Boston il 26 dicembre 2001.

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